I sentiseri ad Ischia

Forio. Zaro Sonnenuntergang
Ischia. Mibrinsel
Ischia. Blume

Percorsi sentieristici ad Ischia

I sentieri sull’Isola d’Ischia Anche se da anni lavoro per i sentieri dell’Isola d’Ischia, devo dire che scrivere su di essi non è facile! La natura che circonda l’Isola è fantastica, i sentieri per andarci un po’ meno. Infatti, la maggior parte dei sentieri esistenti termina sempre in una proprietà privata. Sono in cittadini che si occupano di curare il sentiero fino a dove arrivano le loro proprietà.
Generalmente i comuni non si occupano di tenere in ordine i sentieri in quando non ritenuti importanti per la comunità, e poi c’è sempre qualcuno che lo fa!
In montagna vi sono anche diversi sentieri accessibili a tutti. Essi sono tenuti liberi dai cacciatori che vogliono sempre raggiungere i punti più idonei alla caccia che sono poi sempre i più panoramici! Questo porta alla conclusione che bisogna seguire la scia di cartucce lasciate cadere lungo i percorsi per raggiungere dei punti con vedute meravigliose.
Poiché ognuno fa per se, non vi sono sull’Isola d’Ischia delle cartine geografiche affidabili che tracciano i sentieri.
Passeggiare sull'Isola d'Ischia non è solo salutare, ma è anche un buon integratore della cura termale. Le passeggiate nei boschi, nelle pinete, per i vigneti, danno al corpo armonia e serenità!
Ci sono alcuni sentieri che sono stati segnalati con targhette o punti colorati su cui ci si potrebbe andare da soli. Come però detto antecedentemente essi non vengono curati e quindi oggi sono ben accessibili, domani forse no! Comunque per la montagna è consigliato andare in gruppo. In ogni caso andare in gruppo è più piacevole e divertente e si vedono cose interessanti che difficilmente si riescono a scoprire da soli.
Se i gruppi sono organizzati da guide locali, si viene generalmente condotti su posti incantevoli e non bisogna neanche scervellarsi a trovare la strada. I posti da vedere ad Ischia sono tantissimi.
Il luogo più conosciuto da quelli che fanno trekking è certamente l’Epomeo. Per andare sulla cima ci sono diversi sentieri. Dalla cima poi si domina l’Isola d’Ischia ed il Golfo di Napoli. Oltre all’Epomeo vi sono diverse altre regioni degne di essere visitate, qui alcuni esempi:
• I Frassitielli/Falanga con le fosse della neve e le case medioevali scavate nella roccia.
• La zona di Buceto/Piano San Paolo con le sorgenti e i fossili marini a quota 400m.
• Piano Liguori con i paesaggi rurali e panorami mozzafiato sul Golfo di Napoli.
• Capo Buttavento con le fantastiche vedute su Ischia i Campi Flegrei e Procida.
• Il sentiero che da St. Angelo porta a Serrara con la magnifica vista sui Maronti.
Come detto precedentemnete nelle regioni interne, vi sono delle volte anche tracciati segnati con targhette o punti di diverso colore, purtroppo le targhette sono spesso asportate oppure sono difficili da trovare. I punti colorati sono difficili da individuare oppure non sono conseguenti e mancano nei posti in cui dovrebbero esserci per restare sul sentiero.
L’Epomeo è le regioni interne e montagnose dell’isola hanno una vegetazione varieggiata, ma anche le regioni costiere invitano a passeggiate incantevoli, con magnifici panorami e con il mare che assume diversi colori nell’arco della giornata.
Diversi sentieri e passeggiate lungo la costa si trovano per esempio a Punta Imperatore a Forio, a Zaro, a Casamicciola Terme, in Ischia Porto e Ponte ed ai Maronti. Andando per i sentieri lungo la costa la possibilità di perdersi è minima e si arriva sempre a una strada che porta a casa. Anche passeggiate poco all’interno dell’Isola d’Ischia sono incantevoli. Qui si trovano giardini fioriti, vigneti, castagneti, mari di felci, boschi di acacie, ginestre fiorite, ecc. In ogni caso vi sono in edicola diverse cartine che indicano percorsi fattibili, esse sono in ogni caso utili per potersi orientare in campagna e per i paesi, ma di cui non bisogna fidarsi ciecamente.
Ciò che si scopre lungo i sentieri ha a che fare con la formazione dell’Isola stessa e gli agenti atmosferici che agiscono su di lei. Qui di seguito voglio riportare la storia geologica dell’Isola per poter quindi capire cosa è interessante cercare lungo i sentieri. L'Isola d’Ischia si è formata ca. 150.000 anni fa. I primi crateri si formarono nelle vicinanze della collina di Campagnano non lontano dal Castello Aragonese. La roccia sulla quale è stato costruito il Castello Aragonese è essa stessa un vulcano che risale a 132.000 anni fa ed è il terzo vulcano più antico dell’Isola d’Ischia. Fino a circa 55.000 anni fa l’attività vulcanica era concentrata nella zona di Campagnano, Monte Vezzi, Monte Cotto fino a St. Angelo e nella zona di Monte Vico presso Lacco Ameno, come anche a Punta Imperatore, al Rione Bocca e alla Scarrupata di Barano. Circa 55.000 anni fa si formò una gigantesca camera magmatica sotto all’odierna Isola d’Ischia. Attraverso spaccature e crepacci nella crosta terrestre il magma fu scagliato nell’atmosfera e la camera magmatica si svuotò. Il coperchio della camera magmatica sprofondò e la conca che si creò nella crosta terrestre è chiamata “Caldera”. Laddove oggi si trova l’Isola d’Ischia c’era allora una “Caldera”. Poiché ca. 55.000 anni fa la superficie del mare si trovava ca. 150-200 m più in basso di oggi, questa “Conca-Caldera” era a terra. In seguito all’innalzamento del livello del mare questa conca fu quindi sommersa. Dell’Isola d’Ischia fino ad adesso non vi era ancora nessuna traccia, anzi, al contrario, vi era una conca ed essa si trovava sotto il livello del mare. Con l’irrompere di nuovo magma sotto all’odierna Isola d’Ischia, il coperchio della camera magmatica cominciò a sollevarsi dal mare e a formare l'Isola d'Ischia. Questo innalzamento ha dato origine al Monte Epomeo che oggi emerge per circa 787 m sopra del livello del mare. Testimoni del passato sottomarino dell’Isola d’Ischia si trovano ancora oggi a ca. 400-500 m sul livello del mare nei pressi della fonte di Buceto sotto forma di detriti di spiaggia e fossili marini. Questo prova che lì prima c’era una spiaggia che più tardi fu spinta verso l’alto da movimenti del suolo. Ma non solo lì in diverse altre parti dell'Isola d'Ischia si trovano testimonianza del passato sottomarino dell'Isola: alla Fundera, ai Pizzi Bianchi, poco al disotto della cima dell'Epomeo, ecc. Per il sollevarsi della massa magmatica il coperchio della camera magmatica si ruppe in più zolle che furono sollevate in maniera diversa. L’Epomeo è la zolla più alta. Le zolle sono delimitate da faglie (tagli nella crosta terrestre) e le faglie, essendo punti deboli della crosta terrestre, fanno si che l'acqua piovana scorre lungo di esse e forma dei burroni molto profondi che sull'Isola d'Ischia vengono chimate "Cave". Lungo questi burroni riescono a risalire fluidi e gas che formano le acque Termali sull'Isola d'Ischia. A poco a poco si sono formati altri vulcani ai bordi dell’Epomeo. I vulcani più giovani, che si sono formati negli ultimi 2000 anni, sono: l’Arso nel 1301; il Rotaro, il Vatoliere, la Molara e Cava delle Nocelle, tutti del III sec. d. C; Monte Trippodi del II sec. d.C; Montagnone/Maschiata del I sec. d. C. L’attività vulcanica si arrestò su tutta l’Isola d’Ischia nel 1301 dopo l’eruzione del vulcano Arso. Una colata di lava si verso da Fiaiano, a monte di Ischia Porto, finendo nel mare e dando origine alla lingua di terra di Punta Molino. Ancora oggi questo tracciato è ben visibile, esso è delimitato dalla "Pineta" che fu piantata sulle rocce laviche del 1301. In questa pineta sia a monte che a valle si trovano, ben conservate, creste della lava solidificata. Non si può dire che l’attività vulcanica sull’Isola d’Ischia sia finita, segni dell'attività vulcanica odierna sono: le numerose sorgenti termali, le fumarole, la sabbia calda riscaldata da vapori risalenti, ecc. Le sorgenti termali si trovano dappertutto sull’isola fino a 200 m dalla costa. Le fumarole sono distribuite su tutta l’isola e quelle di maggior effetto si trovano a Forio, ma anche a Lacco Ameno, Sant’Angelo, nella parte alta di Casamicciola Terme sul cratere del Rotaro e dell’Arso. Il vulcano Rotaro ha iniziato la sua attività nell’anno 700 a.C. e l’ha terminata per ora nell’anno 305 d.C. Si tratta della struttura vulcanica meglio conservata dell’Isola d'Ischia, raggiunge circa 250 m sul livello del mare, ha un diametro di 350 m ed il cratere è profondo 125 m. Poco dopo la sua origine si formò in esso un lago di acqua dolce che oggi non è più presente. Ai suoi piedi sorge il Comune di Casamicciola Terme. Sentieri ben costruiti dentro e intorno al cratere del vulcano invitano alla scoperta del vulcano stesso. Sentieri anche ben percorribili si disbrigano sulla lava dell’Arso sia a monte che a valle. Su questa lava vi fu piantata nel 1854 una pineta. Un cratere vulcanico molto ben conservato e il Porto di Ischia. Altri crateri vulcanici ben conservati si trovano nel Comune di Barano, nelle zone di Testaccio, Vatoliere, Molara, Fondo Ferraro, a Forio nella zona di Campotese e a Citara. Sulla lava di Zaro a Forio vi sono anche bellissimi sentieri che si disbrighino in boschi di lecci. Qui si trovano oltre ai panorami mozzafiato su Forio e sul mare anche le case dei VIP, come la villa di Luchino Visconti e quella di Caruso. In una cava ove venivano estratti i blocchi di lava per pavimentare strade e costruire case è stato insediato il più bel Giardino Botanico dell’isola, la Mortella. Altre interessanti particolarità geologiche sono le erosioni a Tafoni e i giganteschi blocchi franati che si sono originati dal disfacimento del massiccio dell’Epomeo. L'erosione detta a "Tafoni" ha dato origine a strane formazioni come il “Fungo” di Lacco Ameno e la “Testa d'Aquila” a Forio. Strutture a nido d’ape ed erosioni a Tafoni si trovano sparse dappertutto sull’Isola. Queste strutture si formano per l’effetto del sole, del vento, del sale e dell’acqua che con la loro azione sfasciano la roccia. Queste interessanti forme di erosione si trovano un po’ dappertutto lungo i sentieri, finanche sull’Epomeo ove si sono formate delle bellissime strutture a Nido d’Api. Addirittura un masso gigantesco, aggredito da questa erosione ha assunto la forma di un teschio. I blocchi che franano dell’Epomeo formano ai piedi della montagna un paesaggio che somiglia ad un mare di blocchi. Alcuni blocchi sono così grandi, che gli abitanti del posto (dal medioevo fino a oggi), scavando la roccia, hanno ricavato delle case abitabili. Queste particolari abitazioni sono molto interessanti da visitare. Si trovano nella zona di Forio, Ciglio, Cuotto, Serrara, Falanga e Maio. Nella regione dei Frassitielli/Falanga si trovano inoltre le fosse della neve che servivano a conservare il ghiaccio fino a tarda estate. Oltre alla neve in questa regione vi sono anche dei sistemi efficacissimi per immagazzinare e conservare l’acqua piovana. Questi sistemi furono ideati già nel medioevo e funzionano ancora oggi. Vi è addirittura un’immensa roccia, la pietra dell’acqua, che fu scavata proprio per utilizzare l’acqua piovana per l’irrigazione dei campi a quota 500 m sul livello del mare.

Per chi è interessato, oltre a fare trekking, anche sapere di più su come si è formata l’Isola d’Ischia, non deve fare nient’altro che partecipare alle escursioni con il geologo Aniello Di Iorio. Andando per magnifici sentieri con panorami mozzafiato si possono vivere i fenomeni naturali, come la fuoruscita di acqua termale a 90°C direttamente dalle sorgenti, le fumarole, le forme bizzarre di erosione, villaggi medioevali, fosse della neve, scendere nei crateri di vulcani, ecc. Il programma escursione è reperibile presso l’ufficio informazione, qualsiasi hotel dell’Isola d’Ischia, oppure online: www.eurogeopark.com. Aniello Di Iorio Tel.: 081 90 31 936 oppure 348 766 92 01